Un figlio degli anni terribili. Nuova ediz.

Nina Berberova
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Traduttore: Dolores Musso
Editore: Guanda
Collana: Narratori della Fenice
Codice EAN: 9788823526051
Anno edizione: 2021
Anno pubblicazione: 2021
Dati: 184 p., brossura
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Descrizione

«Sentivamo tutti, in quel momento, la fine di una vita, la fine di una città, la fine di un mondo. I giovani che circondavano il feretro comprendevano che quel giorno forse era per loro un inizio. Come Blok e i suoi contemporanei erano stati "i figli degli anni terribili", noi diventavamo ora i figli di Aleksandr Blok»

Il 7 agosto 1921 moriva a Pietroburgo Aleksandr Blok. Proprio il giorno prima era arrivato il passaporto con cui il poeta si accingeva a lasciare la Russia. Tra le persone che parteciparono alla veglia funebre c'era anche una giovane Nina Berberova che di lì a poco sarebbe emigrata in Occidente. Negli anni Quaranta la scrittrice, esule in Francia, rese omaggio a una delle voci più rappresentative del tumulto di un'epoca con una monografia fitta di ricordi diretti, dove viene evocata non solo la storia di Blok e della sua arte, ma anche la metamorfosi di un mondo intero, proiettato verso un futuro di radicali cambiamenti. Berberova racconta di Blok e dei suoi successi, dell'amore per la moglie Ljuba, delle altre donne amate, della controversa amicizia con Andrej Belyj, del passaggio da osservatore distaccato della rivoluzione a suo sostenitore; ma nello sviscerare l'uomo, illumina di luce variamente intensa – azzurra, rossa al tramonto e poi più smorta e gelida – la città dove è nato il poeta che è anche la sua: Pietroburgo patria di Puškin, fiabesca capitale sulle rive della Neva, destinata a cambiare nome e a lasciare posto a «una città con altre lotte, altre forze, altre speranze». La scomparsa di Blok, uno dei maggiori poeti russi del Novecento, rappresenta una cesura. Scrive Nina Berberova: «Sentivamo tutti, in quel momento, la fine di una vita, la fine di una città, la fine di un mondo. I giovani che circondavano il feretro comprendevano che quel giorno forse era per loro un inizio. Come Blok e i suoi contemporanei erano stati "i figli degli anni terribili", noi diventavamo ora i figli di Aleksandr Blok».