Tre opere premiate con il Premio Europeo per la Letteratura per la prima volta riunite in una prestigiosa edizione.
Questo cofanetto racchiude tre romanzi, tre storie molto diverse, che con le loro ambientazioni faranno percorrere un ideale giro di una delle città più belle del mondo, Praga, tra le bellezze del centro storico alla campagna limitrofa, attraverso ‘800 e ‘900.
“Accadde il primo settembre” di Pavol Rankov
«Uno dei libri più belli che abbia letto negli ultimi anni: un grande affresco che aiuta a capire gli avvenimenti tragici e i cambiamenti di un’epoca» -
Il mestiere di leggere
Peter, ungherese, Ján, ceco, e Gabriel, ebreo, sono tre giovani amici, ognuno irrimediabilmente innamorato della slovacca Mária: è il 1938 e poiché Levice, piccola città della Slovacchia al con ne con l’Ungheria, è tra le poche a vantare una piscina, i tre amici decidono che si contenderanno il diritto di corteggiarla con una memorabile gara di nuoto, il primo settembre. Nelle loro vite irrompe però la Storia, non calcolata, improvvisa e violenta, a impedire anno dopo anno lo svolgersi della competizione, che da allora diventerà il centro gravitazionale delle loro vite, seppur decentrato, rincorso, quasi irraggiungibile: i tre amici e Mária si aggrappano alla loro amicizia e al loro amore come unico collante delle loro identità disperse.
“Storia della luce” di Jan Ne?mec
«Nemec, in questo romanzo quasi torrenziale, descrive le gesta di un artista randagio, un artista che non si piega alle mode del momento ma combatte tutta la vita per trovare la via autentica all’espressione artistica, alla bellezza, alla verità delle cose» -
Sul Romanzo
Una storia raccontata da un fascio di luce non può che avere un protagonista luminoso, un guardiano della luce, un fotografo: quest’uomo è František Drtikol. Dandy nato in una piccola città mineraria boema, fotografo di fama mondiale finito in bancarotta, maestro del nudo sfortunato con le donne, mistico e buddista che credeva nel comunismo. In questa biografia di estrema originalità la luce si mette al servizio del romanzo, e dipana il suo spettro elettromagnetico per illuminare con i colori più intensi le miniere d’argento di Príbram, l’inimitabile città di Praga e la prima Repubblica bohémien.
“Lettera d’amore in scrittura cuneiforme” di Tomáš Zmeškal
«Un romanzo dai molti ingredienti: avventura, religione, filosofia, storia, amore, violenza, tutti amalgamati alla perfezione e racchiusi dentro a un manufatto cartaceo dal taglio inclinato.» -
Mangialibri.com
Nella vertiginosa polifonia che Zmeškal è qui chiamato a dirigere, le voci degli amanti Josef e Kveta si levano con note particolarmente intense: la necessità di ricostruire un legame spezzato in modo innaturale innesca l’alchimia della narrazione, a cui le storie collaterali si legano come particelle di una stessa sostanza. La scrittura cuneiforme, giunta da una dimensione lontana nel tempo e nello spazio, cercherà di offrire un codice al contrario per la decifrazione e la ricomposizione della chimica dei sentimenti, in una narrazione che restituisce il senso più autentico dell’arte del romanzo.