Saper dire di no, nonostante le possibili conseguenze, quando dire di sì rappresenterebbe un tradimento ai propri princìpi etici.
Questo osò fare, nella Francia occupata dal Terzo Reich, Pau Casals, uno dei violoncellisti più eccelsi del Novecento, quando a chiedergli di esibirsi fu, per interposta persona, Adolf Hitler. Yolanda García Serrano e Juan Carlos Rubio, non nuovi alla composizione a quattro mani, riscattano in Musica per Hitler un evento storico apparentemente secondario della vita del grande musicista e con una scrittura asciutta e assai efficace volgono i riflettori su una di quelle decisioni che più di altre qualificano chi le prende e che talvolta riassumono in sé il senso di una esistenza intera. Così facendo, gli autori ripropongono, in una pièce che assume le scansioni di una Suite, un esempio di assoluta dignità umana più che mai valido ai nostri giorni.
Yolanda García Serrano (Madrid, 1958), sceneggiatrice, regista e drammaturga, è stata insignita nel 2018 del prestigioso Premio Nacional de Literatura Dramática del suo Paese. In precedenza, aveva ottenuto, tra gli altri riconoscimenti, un Goya alla sceneggiatura per il film
Voi uomini siete tutti iguali (
Todos los hombres sois iguales, 1994) e tre premi di ambito teatrale della Hispanic Organization of Latin Actors.
Musica per Hitler è la terza opera che scrive in collaborazione con Juan Carlos Rubio, insieme al quale ha ricevuto il Premio Lope de Vega de Teatro 2013 per la pièce
Shakespeare non è mai stato qui (
Shakespeare nunca estuvo aquí).
Juan Carlos Rubio (Montilla, 1967), sceneggiatore e regista, è un prolifico drammaturgo che nel suo Paese ha ottenuto vari riconoscimenti, tra cui il Premio de la Sociedad General de Autores Españoles nel 2005, il Premio de la Crítica de Andalucía (2015) e il Premio Lorca de Teatro Andaluz al miglior autore (2015). Le sue opere teatrali, tra cui spicca
Las heridas del viento (
Le ferite del vento), sono state allestite in oltre venti nazioni e tradotte in una decina di lingue.
Enrico Di Pastena insegna Letteratura Spagnola all’Università di Pisa. I suoi principali interessi di ricerca vertono sulla ecdotica applicata ai testi teatrali secenteschi, sul romanzo tardo-ottocentesco e sul teatro moderno e contemporaneo. Tra le sue traduzioni,
La Presidentessa di Leopoldo Alas “Clarín”,
La casa di Bernarda Alba di Federico García Lorca e
Teatro sulla Shoah di Juan Mayorga.