Come si guarisce dai disturbi psichici? Quale psicoterapia ha maggiori possibilità di ottenere un risultato positivo? E siamo sicuri che i problemi non si sarebbero risolti da soli? In questo libro Tobie Nathan e i suoi collaboratori passano in rassegna tutte le scuole psicoterapeutiche che ci propone la psicologia dei nostri giorni: psicanalisi, etnoanalisi, terapia cognitiva, comportamentale, sistemica. Tutti dispositivi terapeutici (dal divano all’amuleto), tutte le maniere di occuparsi dei traumi psichici, gli effetti terapeutici e la loro efficacia sono descritti e analizzati minuziosamente.
INDICE
Introduzione all’edizione
italiana. Introduzione. ELEMENTI DI PSICOTERAPIA
(Tobie Nathan) * Problematiche – (Definizioni. / Il
processo psicoterapeutico: un conflitto di teorie). *
Formazione dei terapeuti – (Posizioni teoriche. / Alla ricerca
d’invarianti di fabbricazione). * Nozione di rete e
dispositivi terapeutici – (professioni, oggetti, reti. / Gli
immigrati, gli “psi” e il giudice. / Illustrazione
clinica) L’INTERAZIONE TERAPEUTICA /Alain Blanchet) *
I dispositivi terapeutici – (Il setting terapeutico. / Il
setting spaziale. / Differenti tipi di setting spaziali. / Il
setting contrattuale. / Gli effetti del tipo setting. /
Specificita’ formale del dispositivo interattivo). * Gli
atti del terapeuta – (Descrizione e interpretazione. / L’ascolto
interpretativo. / Gli interventi terapeutici. / Approccio
categoriale. / Approccio procedurale. / Gli interventi
espansionali. / Gli interventi analogici. / Gli interventi
metamodali.) * L’effetto terapeutico – (L’effetto
pragmatico degli interventi. / Validazione. / Non decidibilita’.
/ Non validazione. / La formulazione di un modello di
cambiamento). LA VALUTAZIONE DELLE PSICOTERAPIE (Serban
Ionescu) * La psicoanalisi e la valutazione dei suoi
risultati – (La posizione di Freud. / Ricerche sugli effetti
terapeutici della psicoanalisi. / La predizione dei
risultati.) * Diversita’ dei metodi di valutazione – (Le
ricerche sul caso unico. / Studi d’efficacia e meta-analisi. /
La valutazione dell’efficienza.) * Pratica psicoterapica e
ricerca – (Lo schema organizzativo e concettuale di Ogles e
al.(1996). / Raccomandazioni pratiche. / Per una valutazione
individualizzata.) * Prospettive. IL TRAUMA (Nathalie
Zajde) * Le societa’ tradizionali: tecniche e logiche
d’iniziazione – (Logiche iniziatiche. / Tecniche d’iniziazione.
/ Trauma del non-senso). * Le societa’ totalitarie: sistemi
di costrizione e di distruzione – (La tortura. / Principi
essenziali della tortura. / Narco-analisi.) * Le societa’
liberali: sistemi di classificazione, PTSD (Post Traumatic
Stress Disorder) – (Definizione di trauma nel DSM-IV. / Ruolo
del trauma in altre sindromi.) * Un’altra scelta delle
societa’ liberali di fronte al trauma: tentare di stemperarlo.
La psicoanalisi e alcuni dei suoi sviluppi tecnici – (Teoria
delle nevrosi traumatiche. / Freud: l’interpretazione soggettiva
del trauma. / Il trauma all’origine della nevrosi: il caso di
Lucy R. , “Studi sull’isteria”, 1895. / Ferenczi o la perpetua
interrogazione sul trauma. / Quando la psicoanalisi si rifa’
alle societa’ tradizionali.) BIBLIOGRAFIA.
Dall’Introduzione… Uno psichiatra o anche un
medico generico vi ha consigliato di sottoporvi a una
psicoterapia. Un istitutore, un’assistente sociale, una vicina,
un’amica hanno trovato che sarebbe opportuno portare il vostro
bambino da uno psicoterapeuta. Lettori curiosi, umanisti
illuminati, avete voglia di andare a scavare in voi stessi, di
“rimettervi in discussione”, come si dice a volte. Studenti di
psicologia o di psichiatria, desiderate prendere confidenza con
la pratica d’una tecnica psicoterapeutica. Ricercatori,
praticanti o semplicemente “amatori colti” di questa scienza
dell’uomo, desiderate farvi un’opinione su un tipo di pratiche
sempre più diffuse in Francia, come in ogni società moderna.
Può darsi pure che, avendo già iniziato una psicoterapia o una
psicoanalisi, abbiate voglia di scoprire i motivi profondi, di
comprendere, di riflettere sulle conseguenze della vostra
decisione. Può darsi infine che, psicoterapeuti voi stessi,
meditando sul vostro percorso, restiate stupefatti di una scelta
che avete pensato spesso legata al caso. Perché quella scuola,
quella tecnica, quel docente? All’epoca del vostro impegno nella
professione, eravate in possesso delle informazioni che vi
permettevano realmente di scegliere? Perché di psicoterapie ne
esistono centinaia (da cento a quattrocento a seconda del modo
di definirle). In questo campo, la regola è pletora; i più
hanno ragione, ognuno si presenta con argomenti convincenti:
fatti che rievocano quell’elemento della vostra esperienza
intima, dimostrazioni che sembrano scaturite spontaneamente,
argomenti irrefutabili. Tuttavia, il più delle volte, le
spiegazioni del disturbo sono tra loro contraddittorie. Inoltre
le definizioni, le descrizioni del male sul quale queste
tecniche si propongono di agire differiscono radicalmente da un
pensiero all’altro. Ora, è urgente iniziare un dibattito di
fondo perché le psicoterapie sono – e lo saranno maggiormente
nel prossimo decennio – in pieno sviluppo. Certe stime valutano
a quindicimila il numero attuale di psicoterapeuti in Francia,
probabilmente il doppio fra dieci anni. Inoltre i paesi vicini,
i nostri partner europei, cominciano a riflettere seriamente a
uno statuto della professione, all’idoneità di formazioni
specifiche; ultimamente il parlamento italiano e quello tedesco
hanno votato leggi in proposito. Si sono formate associazioni
interprofessionali che discutono tra loro su scala europea.
Andiamo forse troppo di fretta in questo lavoro? Abbiamo già sufficientemente chiarito i contenuti non solo clinici ma anche
istituzionali e sociali della professione di
psicoterapeuta?… (Dall’Introduzione)