Le donne e la guerra. Ieri, oggi, domani

Martin Van Creveld
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Traduttore: R. Macuz Varrocchi
Editore: LEG Edizioni
Collana: Le guerre
Codice EAN: 9788861020108
Anno edizione: 2007
Anno pubblicazione: 2007
Dati: 295 p., brossura
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Descrizione

Per la prima volta nella storia le donne hanno ottenuto un posto a fianco dell'uomo sul campo di battaglia. Negli Stati Uniti e in buona parte dell'Europa, le donne rappresentano circa il 12 per cento delle forze armate. Le donne oggi possono prestare servizio militare in marina, sui caccia-bombardieri, e possono manovrare i pezzi d'artiglieria. L'autore, però, osserva che l'afflusso delle donne nelle forze armate può essere un interessante esperimento sociale, ma dal punto di vista militare costituisce un problema. Data la diversa costituzione fisica, le donne al fronte non possono offrire le stesse prestazioni dei maschi, e, soprattutto, sono più soggette a farsi male. Le donne che entrano a far parte dei reggimenti avanzati, hanno condizioni di accesso più facili, hanno compiti più leggeri e sono soggette ad una disciplina meno rigida. Se poi si aggiungono tutte le cause legali per molestia sessuale e per sessismo, si crea un quadro di circostanze che ha avvilito il morale delle unità miste ai minimi storici. Se dunque le donne entrano numerose nelle forze armate, ancor più numerosi sono gli uomini che ne escono. Se la parità dei sessi è un valore desiderabile nella vita civile, il compito di fare la guerra deve esser lasciato agli uomini. Nelle forze armate i ruoli vengono attribuiti al genere maschile o femminile per ragioni ben precise, e la correttezza politica della parità mette a rischio la sicurezza nazionale e anche i soldati.