Nei giardini di Adone. Deve il filosofo scrivere oppure no?

Alberto CasalboniGian Luca MalatrasiEnzo Moietta
Pronto per la spedizione in 5 giorni lavorativi
nuovo € 17,50 € 16,63
Compra nuovo

Paga con Klarna in 3 rate senza interessi per ordini superiori a 39 €.

Editore: San Lorenzo
Codice EAN: 9788880712350
Anno edizione: 2020
Anno pubblicazione: 2020
Dati: 390 p., brossura
ty=I s=1 rel=1,1
op=N s=1 q=12(0+12-0) g=5

Note legali

NOTE LEGALI

a) Garanzia legale, Pagamenti, Consegne, Diritto di recesso
b) Informazioni sul prezzo
Il prezzo barrato corrisponde al prezzo di vendita al pubblico al lordo di IVA e al netto delle spese di spedizione
Il prezzo barrato dei libri italiani corrisponde al prezzo di copertina.
I libri in inglese di Libraccio sono di provenienza americana o inglese.
Libraccio riceve quotidianamente i prodotti dagli USA e dalla Gran Bretagna, pagandone i costi di importazione, spedizione in Italia ecc.
Il prezzo in EURO è fissato da Libraccio e, in alcuni casi, può discostarsi leggermente dal cambio dollaro/euro o sterlina/euro del giorno. Il prezzo che pagherai sarà quello in EURO al momento della conferma dell'ordine.
In ogni caso potrai verificare la convenienza dei nostri prezzi rispetto ad altri siti italiani e, in moltissimi casi, anche rispetto all'acquisto su siti americani o inglesi.
c) Disponibilità
I termini relativi alla disponibilità dei prodotti sono indicati nelle Condizioni generali di vendita.

Disponibilità immediata
L'articolo è immediatamente disponibile presso Libraccio e saremo in grado di procedere con la spedizione entro un giorno lavorativo.
Nota: La disponibilità prevista fa riferimento a singole disponibilità.

Disponibile in giorni o settimane (ad es. "3-5-10 giorni", "4-5 settimane" )
L'articolo sarà disponibile entro le tempistiche indicate, necessarie per ricevere l'articolo dai nostri fornitori e preparare la spedizione.
Nota: La disponibilità prevista fa riferimento a singole disponibilità.

Prenotazione libri scolastici
Il servizio ti permette di prenotare libri scolastici nuovi che risultano non disponibili al momento dell'acquisto.

Attualmente non disponibile
L'articolo sarà disponibile ma non sappiamo ancora quando. Inserisci la tua mail dalla scheda prodotto attivando il servizio Libraccio “avvisami” e sarai contattato quando sarà ordinabile.

Difficile reperibilità
Abbiamo dei problemi nel reperire il prodotto. Il fornitore non ci dà informazioni sulla sua reperibilità, ma se desideri comunque effettuare l'ordine, cercheremo di averlo nei tempi indicati. Se non sarà possibile, ti avvertiremo via e-mail e l'ordine verrà cancellato.
Chiudi

Descrizione

I giardini di Adone erano vasi in cui si facevano crescere piante a rapida fioritura per la festa del giovane amato da Afrodite. Adone era stato ucciso da un cinghiale istigato da Marte (ma forse il cinghiale era Marte...), l'amante storico della dea. Dal pianto della dea era nato il fiore dell'anemone. Socrate adopera i giardini di Adone come metafora della scrittura filosofica. Poiché la filosofia è, per definizione, una ricerca aperta, una ricerca incessante e inquieta, senza fine, nessun testo scritto può essere un punto fermo, un punto d'arrivo. La scrittura filosofica quindi non è che un gioco e chi si fermasse nella contemplazione dei propri risultati non sarebbe un filosofo ma, al più, un professore o un erudito. Però attenzione: perché, se la scrittura filosofica è un gioco, questo gioco, se praticato, deve essere preso seriamente: ogni improvvisazione, superficialità e sciatteria è improponibile; se si scrive, bisogna scrivere bene. Il tema affrontato da Platone nel Fedro è ancora d'attualità: anzi è più che mai d'attualità. Jean-Francois Lyotard ha scritto (ne La condizione post-moderna) che la nostra non è più l'epoca delle grandi narrazioni ma delle piccole narrazioni (che sono, per definizione, più attente alla scrittura). Jacques Derrida - sulla scia di Nietzsche e di Heidegger - ha concentrato l'attenzione sulla genesi dell'opera e sulla scrittura. Infine Richard Rorty ha distinto i filosofi rivoluzionari (quelli che hanno davvero qualcosa da dire) in sistematici ed edificanti. Questi ultimi si esprimono con una scrittura più frammentaria - spesso un commento o una contro-scrittura. Insomma, l'interesse per l'argomento scrittura dei filosofi (una volta trascurato dagli storici come ininfluente e irrilevante) sta diventando decisamente centrale nella riflessione post-moderna. In questo libro si affronta il tema della scrittura filosofica: e se Malatrasi e Petrucci si immergono in profondità nel testi platonici, cogliendone l'andamento narrativo e rivelandone aspetti inediti, Ramploud esplora la differenza fra l'alfabeto cinese e quello greco (il primo iconico e immanente, il secondo simbolico e trascendente) e Moietta sottolinea l'importanza che ha avuto la lingua greca nella nascita e nello sviluppo della filosofia: La Filosofia conosce... nella scrittura alfabetica la propria condizione trascendentale. Rimane da ricordare il contributo di Casalboni che - partendo dal Fedro - ci conduce alla scoperta di un libro, I Neoplatonici, scritto nell'Ottocento e rimasto inedito per cento anni.