Conservatori. Storia e attualità di un pensiero politico

Marco InvernizziOscar Sanguinetti
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Editore: Ares
Collana: Sagitta
Codice EAN: 9788892983441
Anno edizione: 2023
Anno pubblicazione: 2023
Dati: 304 p., brossura
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Descrizione

«Invernizzi e Sanguinetti, con il contributo sostanzioso di Andrea Morigi, Francesco Pappalardo e di Mauro Ronco, ci danno una ricostruzione quanto mai ricca di dettagli, protagonisti, eventi, sfumature, ripercorrendo i passaggi fondamentali degli ultimi duecento anni di storia occidentale e soffermandosi in particolare sull’evoluzione di una tradizione conservatrice difficile ma, forse proprio per questo, di particolare interesse come quella italiana. Un autentico tour de force, attraversato da una tensione di fondo che, d’altra parte, emerge da queste pagine come costitutiva del conservatorismo. Il libro si richiama a un conservatorismo che guardi all’ordine politico e sociale precedente il 1789, alle sue radici religiose, alla sua antropologia naturale. […] Il compito non sarebbe facile per nessuna ideologia: né per il liberalismo, né per il socialismo. Ma tanto più lo è per il conservatorismo, poiché quello è naturalmente, strutturalmente ostile ai processi di razionalizzazione, sistematizzazione e generalizzazione caratteristici della modernità. A tal punto che, come avviene anche in queste pagine, può mettersi in forse l’idea stessa che si tratti di un’ideologia. Le ideologie nascono infatti con la Rivoluzione francese allo scopo di guidare gli esseri umani nell’opera di trasformazione pianificata del mondo. Ma è proprio questa trasformazione pianificata quel che il conservatorismo massimamente detesta. Se ideologia è, allora, è un’ideologia anti-ideologica» (dalla Prefazione di Giovanni Orsina).

RECENSIONI

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Astolfo, 14 ottobre 2023
Affrontare l'universo del conservatorismo non si presenta semplice: da un lato la complessità perfino definitoria del termine prima ancora del tema, dall'altro la necessità di un approfondimento che ricostruisca in una prospettiva storica, politologica e scientifica. Su questo versante appare interessante, quanto necessario, il lavoro di Conservatori, Storia e attualità di un pensiero politico. Il libro, di Marco Invernizzi e Oscar Sanguinetti arricchito dai contributi di Giovanni Orsina, Andrea Morigi, Francesco Pappalardo e Mauro Ronco, con rigore e attenzione non comune dipana non pochi imprecisioni e luoghi comuni. Il conservatorismo non è semplicemente una mentalità individuale o una condizione di fatto: è anche un fenomeno - sostengono gli autori -, una realtà osservabile, di natura collettiva e culturale, civica e politica, ovvero un insieme di giudizi non episodici sul reale che un gruppo umano ha formulato nel tempo e continua a formulare: possiede cioè un pensiero, ha avuto e ha dei teorici, ha una ricaduta sulla società e sulla politica e, ormai, anche data da qualche secolo. "Non è tuttavia un'ideologia, almeno - viene precisato - come la si intende comunemente". Particolarmente originale nella sua trattazione Andrea Morigi: "Il processo di trasformazione della Destra italiana, ormai in atto da decenni, consiste in un affrancamento dallo statalismo e nella centralità del diritto naturale", scrive tra l'altro. E per stare al presente la 'firma' del quotidiano Libero ricorda quando la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha citato nel suo primo discorso alla Camera il filosofo Roger Scruton, "uno dei grandi maestri del conservatorismo europeo", costringendo i mezzi di informazione a chiedersi cosa, e come mai, fosse cambiato nel pantheon culturale della Destra italiana.